L’enoturismo, settore fondamentale per i grandi territori del vino. Come Montalcino, dove è nato, grazie al Brunello

Fondamentale per aumentare la fidelizzazione degli eno-appassionati, per valorizzare il proprio brand e quello di tutta la Denominazione, per creare un circolo virtuoso in grado di generare ricchezza, socialità e benessere, l’enoturismo è un settore chiave per i grandi territori del vino. Come Montalcino, meta di milioni di turisti di tutto il mondo grazie al Brunello, e dove il fenomeno del turismo del vino è nato, da un’idea di Donatella Cinelli Colombini, fondatrice del Movimento Turismo del Vino e di “Cantine Aperte”, il format che dal 1993 ha portato i wine lovers direttamente nei luoghi di produzione del vino. Nel corso degli anni le aziende di Brunello hanno investito sul servizio di accoglienza, ampliando un’offerta che partendo dalle degustazioni guidate e dai tour aziendali si è arricchita con wine relais e agriturismi tra i vigneti, proposte di ristorazione con le eccellenze gastronomiche del territorio (olio, tartufo, miele, zafferano …), spettacoli e intrattenimenti in cantina, mostre e visite nei musei aziendali, location mozzafiato per il wine wedding. Tutto questo, unito alle bellezze culturali e paesaggistiche di un territorio Patrimonio Unesco, ha reso Montalcino un luogo cult e meta gettonatissima per personaggi famosi e non, alla scoperta di uno dei vini italiani più famosi al mondo, raccontato oggi anche dal Tempio del Brunello, l’innovativo Museo immersivo ed emozionale nato nel Complesso monumentale di Sant’Agostino e firmato Opera Laboratori – in collaborazione con l’Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino, il Comune di Montalcino e il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino – per far conoscere Montalcino ed il suo territorio attraverso un’esperienza completa che dal Brunello si apre verso la storia millenaria, l’archeologia, il patrimonio artistico, il paesaggio e la promozione degli altri preziosi prodotti di questa terra generosa che, nel corso dei secoli, l’uomo ha saputo amare e valorizzare al meglio, coltivandola e custodendola come un tesoro ricevuto in dono.