Dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna, dal Belgio alla Svezia, a Montalcino sbarca l’intellighènzia del vino mondiale:  8 Masters of Wine che a Benvenuto Brunello (19-29 novembre) degusteranno in anteprima le nuove annate

Sono considerati i massimi esperti internazionali di vino, detentori del titolo più esclusivo ed ambito del mondo: saranno 8 i Masters of Wine in arrivo da vari Paesi – dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna, dal Belgio alla Svezia, passando per Spagna e Canada – che si daranno appuntamento a Montalcino per Benvenuto Brunello, dal 19 al 29 novembre. L’occasione è la presentazione in anteprima delle nuove annate (Brunello 2017, Riserva 2016 e Rosso 2020) di uno dei vini-icona del Belpaese. A fare gli onori di casa il primo e unico Master of Wine italiano, Gabriele Gorelli, nato e cresciuto a Montalcino, che per conto del Consorzio del Brunello (www.consorziobrunellodimontalcino.it) ha invitato i suoi colleghi internazionali e organizzato per loro un tour del territorio. I Masters of Wine infatti, oltre ad essere protagonisti delle degustazioni ufficiali, saranno accompagnati alla scoperta delle ricchezze culturali, artistiche e gastronomiche di Montalcino.
La delegazione dei Master of Wine è particolarmente variegata: da Vanessa Conlin (Stati Uniti) a Pedro Ballesteros Torres (Spagna), da Christophe Heynen (Belgio) a Jacqueline Cole Blisson (Canada), da Jonas Röjerman (Svezia) passando per Justin Knock, Sarah Abbot e Susan Hulme (in arrivo dalla Gran Bretagna), gli esperti internazionali – tutti impegnati a vario titolo e ad altissimo livello nel mondo del vino – toccheranno con mano la realtà del territorio in cui nasce il Brunello, per poterla poi trasmettere e raccontare ai propri mercati di riferimento.
Ma chi sono i Master of Wine? Nato nel 1953 a Londra, The Institute of Masters of Wine è un’organizzazione i cui membri hanno la missione di promuovere l’eccellenza, la condivisione e la conoscenza tra i diversi settori della comunità globale del vino. Ad oggi ci sono solo 419 persone, di 30 diversi Paesi del mondo, che possono fregiarsi del titolo di Masters of Wine, raggiungibile solo dopo una serie di prove teoriche e pratiche particolarmente complesse: una vera e propria élite che intreccia rapporti e competenze ai livelli più alti, e la cui visita a Montalcino rappresenta la consacrazione del posizionamento del Brunello sui mercati internazionali.