Al Castello di Barletta, il Wine Challenge premia il Brunello

È il Brunello di Montalcino a mettere d’accordo la giuria ed il pubblico selezionatissimo che ha partecipato al wine challenge di Stefano Remigi che, ieri sera a Barletta ha catalizzato l’attenzione con le star arrivate nel castello per celebrare la cultura enologica. Il protagonista della serata è stato il vino, declinato in 26 modi diversi: 13 grandi vini italiani a confronto con altrettanti grandi vini francesi, tutti scelti con grande cura dall’enologo presidente di giuria Roberto Cipresso. Il “vincitore” se così possiamo dire, in un evento dedicato alla divulgazione della conoscenza, è stato il Brunello di Montalcino mettendo d’accordo la giuria ed il pubblico selezionatissimo che ha partecipato al wine challenge. Il più votato dei vini francesi è stato il Sauternes mentre il più apprezzato dal pubblico è stato il Nero di Troia, che appunto è il vitigno dal quale è partita la progettualità del wine challenge. Il commento a caldo di Philippe Leroy, intervenuto in qualità di Capitano della squadra di vini francesi, è stato
che – nel film di Pasquale Festa Campanile “Il soldato di ventura” – i francesi avevano perso ed anche stavolta è arrivata, seppur di pochissimo, una nuova sconfitta ma la vera vincitrice è stata la serata condotta dal Nero di Troia anfitrione di questa meravigliosa manifestazione”. L’abbraccio degli enoappassionati ha accolto con grande calore Giancarlo Giannini, indimenticabile interprete de ”Il profumo del mosto selvatico”, che ha condotto la squadra dei vini italiani. La star più attesa anche, dal parterre all’esterno del castello di Barletta, è stato lo chef Carlo Cracco che ha amabilmente concesso foto e autografi e si è intrattenuto con gli ospiti arrivati da tutta Italia, condividendo una grande passione: quella per le eccellenze del made in Italy.
“Vogliamo portare ancora avanti l’azione di promozione del Nero di Troia. Il lavoro nelle vigne è ormai eccellente, la tecnica in cantina oggi ce l’abbiamo, va ancor più stimolata una maggiore conoscenza delle varie sfaccettature di questo grande vitigno autoctono da parte dei consumatori – ha dichiarato Francesco Fumarulo, presidente dell’Associazione Filiera Vitivinicola ed anche presidente delle Cantine della Bardulia, capofila del progetto. Occorre riuscire a vendere di più e con una identità chiara, l’enoappassionato deve scegliere il Nero di Troia e non solo Puglia”. Ci sarà una seconda edizione del wine challenge a Barletta? “Le aziende produttrici di Nero di Troia che ci hanno contattato per partecipare sono tante, sarebbe bello allargare ad altri partecipanti facendo una sorta di “campionato” interno per poi partecipare al wine challenge internazionale” – risponde Stefano Remigi, consulente e marketing manager, specializzato in progetti per l’internazionalizzazione che ha organizzato questo grande evento.
I numeri parlano chiaro, come ha evidenziato Massimiliano Apollonio, presidente di Assoenologi Puglia, Basilicata e Calabria, ospite del wine challenge: in Puglia ci sono oltre 12.000 ettari vitati di Negroamaro e circa altrettanto di Primitivo, 2.100 di Nero di Troia e tante potenzialità che ancora vanno sviluppate.
Straordinariamente raffinata l’atmosfera dell’antico castello di Barletta che, in occasione della prima edizione del wine challenge, ha espresso tutto il suo fascino accogliendo nella piazza d’armi una degustazione che rimarrà memorabile con la cucina, in perfetto abbinamento, curata dallo chef Peppe Zullo.