A Montalcino il guru della critica enoica mondiale Parker

Robert Parker e Monica Larner all’Abbazia di Sant’AntimoIl più famoso ed influente critico enoico al mondo, descritto dal Financial Times come il “palato più raffinato del globo”, Robert Parker, è stato avvistato, nei giorni scorsi, a Montalcino. Un corteo di 18 limousine e 3 elicotteri che, partendo e atterrando nella pista di Castiglion del Bosco, volteggiavano sulla città del Brunello, hanno reso quella che doveva essere una visita “top secret” del guru americano della critica enologica mondiale e creatore di una delle sue pubblicazioni più autorevoli, “The Wine Advocate”, una vera e propria caccia al personaggio.
Tutti, a Montalcino, conoscono Robert Parker e la sua eccezionale carriera, tutti sanno che non ama molto spostarsi dalla sua Baltimora e che nei suoi viaggi italiani era il Piemonte la sua meta prediletta, ma nessuno, o quasi, conosce il motivo del suo viaggio dei giorni scorsi nel territorio del Brunello.
I più esperti ed informati parlano di una masterclass, avvenuta a Siena in uno dei più eleganti palazzi con vista su Piazza del Campo, super privata e blindatissima studiata ad hoc per un personaggio, di cui si ignora sia la nazionalità che il blasone, ma che, a giudicare dal dispiegamento di forze, sembra essere molto influente e facoltoso.
La degustazione ha visto, come naturale il meglio del meglio dell’enologia toscana e tra i 10 vini in assaggio ben 5 erano Brunello, dei veri e propri diamanti della produzione di Montalcino: dal Brunello Greppo Biondi Santi Riserva 1955, Casanova di Neri Cerretalto 2004, senza dimenticare la Cerbaiola di Giulio Salvioni 2006, il Case Basse 1996 di Soldera ed il Brunello Cerbaiona 2006.
Ma, nella due giorni a Montalcino, se per il cliente misterioso non è stato possibile avventurarsi per le vie della città, per Robert Parker e la sua corrispondente in Italia Monica Larner – che non hanno visitato cantine – c’è stato anche spazio per rilassarsi e gustare le meraviglie del territorio: andare in giro per la città e la campagna, visitare l’Abbazia di Sant’Antimo come veri turisti e degustare le prelibatezze della cucina della tradizione toscana (Trattoria il Pozzo e Drogheria Franci).