Brunello 2011 & Riserva 2010: parlano i “Fantastici 4”

Per Walter Speller, voce e firma dell’autorevole Jancisrobinson.com, “il 2011 è un’annata meno favorevole rispetto al 2010, un Brunello difficile da eguagliare. Ho assaggiato molti vini buoni ma caratterizzati da una forte acidità non perfettamente integrata con il vino. Il 2011 sarà un’annata molto favorevole per la ristorazione. Per la Riserva 2010, invece, avevo grandi aspettative essendo un’annata eccezionale. Mi aspettavo freschezza ed equilibrio alcolico, invece tante riserve sono chiuse, con molto alcool e difficili da capire in questo momento. Non me lo aspettavo. La cosa positiva è che è veramente una Riserva di qualità come non vedevo da molti anni”.
È dello stesso parere Monica Larner di “The Wine Advocate”: “il 2011 è un’annata pronta al consumo con tannini più morbidi e dove è facile sentire il frutto. Mi ha sorpreso, alcuni vini sono molto espressivi e immediati, anche se meno profondi in bocca. La Riserva 2010 è bellissima, molto giovane e destinata ad invecchiare. Li ho assaggiati tutti e posso dire con sicurezza che avranno un’evoluzione perché hanno potenza e complessità. I consumatori avranno quest’anno un Brunello da mettere da parte e uno da bere subito”.
Per Kerin O’Keefe di “Wine Enthusiast”, “Forse il più grande svantaggio per il nuovo nato in casa Brunello, il 2011, è che arriva sulla scia dell’ampiamente acclamato 2010. Premiato con quattro su cinque stelle da parte del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, il 2011, non sarà ricordato come un epoca storica. Nel complesso – prosegue O’Keefe – i vini sono succosi, tanto da superare le mie aspettative data la difficile stagione torrida. Il miglior spettacolo è la capacità di resistenza, e più di un paio di vini dalla complessità inaspettata. Anche i migliori vini, quelli che mostrano equilibrio, struttura e finezza, con poche eccezioni, sono costruiti per il consumo a medio termine, rispetto al Brunello di annate classiche. Le Riserve 2010 sono più convincenti dell’annata, con un impeccabile equilibrio, moderazione e complessità. E mentre molte altre Riserve hanno potenziale di invecchiamento, queste sono ancora più immediate. Questo significa che non si dovrà attendere decenni prima di godere di questo vino, come avviene di solito per questa categoria”.
Top secret i giudizi di Antonio Galloni, ex “pupillo” di Robert Parker oggi “one man show” con il suo Vinous nato nel 2013, che ha dichiarato: “non ho finito di assaggiare tutti i campioni di Brunello, pertanto non mi sento di esprimermi ancora”.
Queste le impressioni dei “magnifici 4” intervistati dalla MontalcinoNews. Adesso non resta che attendere domani.