Francesco Illy: “vi presento la mia Cantina Aurea”

Studi approfonditi, sette anni di progetto, una cantina dove “ogni sezione è aurea”. Così Francesco Illy, eclettico vip-vigneron tra i filari di Brunello a Montalcino, racconta il progetto che ha portato alla realizzazione della sua cantina, usando le arti degli antichi: dai rapporti fra le dimensioni, rigorosamente in sezione aurea, all’uso di mattoni e malta a base di calce viva. Una cantina biodinamica, con il vigneto Bonsai più denso al mondo (62.500 viti per ettaro), dove “ogni azione è espressione della ricerca dell’armonia in ogni sua forma”.

“La cantina – spiega Illy – l’ha progettata mio figlio Ernesto Illy, che è un architetto. Nasce dal fatto che per molti anni non ci sono stati i soldi per realizzare una cantina, perché avevamo concentrato gli investimenti nei vigneti, nella casa, ecc. Il progetto si è realizzato in 7 anni: siamo partiti dall’idea di tre blocchi di cemento fino ad arrivare a 750.000 mattoni posati a mano, uno ad uno, nell’arco di quattro anni. Più andavamo avanti e più sapevamo cosa non volevamo, come ad esempio l’utilizzo del cemento e del metallo che non aiuta il vino a respirare”.

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