Consorzio del Vino
Brunello di Montalcino®

LA STORIA

 

Montalcino, cenni storici

 

Il nome “Montalcino” ha un’origine misteriosa

Il nome “Montalcino” ha un’origine misteriosa: alcuni  ritengono che derivi da Mons Lucinus, monte dedicato  alla dea romana Lucina (Giunone). Altri invece, ed è l’opinione largamente accettata,  lo collegano a Mons Ilcinus (Monte dei Lecci) riferendosi alla forte presenza di lecci (ilex, ilicis). Infatti nello stemma del Comune di Montalcino è visibile un leccio sopra tre monti.

Fra il XII secolo e il Cinquecento Montalcino, fu al centro di aspre contese militari, prima contro Siena e dopo il 1260, insieme a Siena contro Firenze.

 Il piccolo ma coraggioso paese di Montalcino era considerato una roccaforte inespugnabile, protetta da mura e da una grande fortezza. Per questo, nel 1559, quando i montalcinesi consegnarono le chiavi della città ai rappresentanti di Cosimo de’ Medici, Montalcino era rimasto l’ultimo libero comune d’Italia.

La vocazione del territorio di Montalcino a produrre vini di grande qualità è conosciuta da oltre duemila anni: numerosi sono infatti i ritrovamenti archeologici risalenti all’epoca etrusca, che attestano la produzione del vino a Montalcino.

Nel Medioevo gli statuti comunali regolavano la data di inizio della vendemmia mentre, durante l’assedio del 1553, il vino non mancò mai e Blaise de Montluc, alla difesa delle mura montalcinesi, per dissimulare le sofferenze”si arrubinava il volto con il rosso vino”.

Secondo il bolognese Leandro Alberti (1550-1631), Montalcino è

“molto nominato per li buoni vini che si cavano da quelli ameni colli”.
L’auditore granducale Bartolomeo Gherardini, nella sua visita a Montalcino del 1676-1677, segnala la produzione di 6050 some di vino descritto come “vino gagliardo, non però in gran quantità”. Charles Thompson, nel 1744, scrive che “Montalcino non è molto famosa eccetto per la bontà dei suoi vini”.